Tel: +39 373 7783585
Vai ai contenuti
SICUREZZA: PASSIAMO ALL’AZIONE!
Studio-IT - Safety Training School

Dalla nostra ormai lunga esperienza come docenti, oltre che come organizzatori di corsi di formazione sulla sicurezza sul lavoro, abbiamo imparato un aspetto molto importante sull'approccio che spesso i partecipanti dei corsi sulla sicurezza, hanno verso le ore (che comunque sono obbligatorie) che li separano dall'attestato: con l'aspettativa della NOIA.

Molti di loro entrano in aula senza alcuna aspettativa, attendendosi di trovare la solita persona in giacca e cravatta pronta a sciorinargli "l'elenco della spesa" delle norme di riferimento, una marea di termini tecnici incomprensibili.

Quale reale effetto possono avere i corsi di sicurezza sul lavoro eseguiti in questo modo? Con il docente che legge le slide e il partecipante che subisce passivamente le ore che lo separano dalla fine?
Quanto più utile sarebbe una formazione più dinamica, più orientata alla pratica della sicurezza sul lavoro e meno sui "tecnicismi"?

Certo, non si può prescindere dal dare le informazioni di base sia sulle norme che sulla pratica della sicurezza sul lavoro (in fondo i programmi sono stabiliti dagli Accordi Stato Regioni). Possiamo però lavorare in modo più vicino alla realtà , più utile e anche a volte divertente.

Sappiamo che può sembrare impossibile, anche se negli anni più di qualche formatore ha utilizzato delle vere e proprie tecniche di coinvolgimento dei partecipanti alla formazione: giochi di ruolo, giochi di ragionamento, etc... Tutti questi approcci ci permettono di rendere più partecipi i gruppi di formazione sulla sicurezza, invitandoli a ragionare su se stessi e sulle loro specifiche situazioni. I discorsi troppo astratti, tenuti spesso da tecnici, non hanno sicuramente lo stesso effetto di "far fare effettivamente qualcosa" durante il corso sicurezza.
In questo modo persino i corsi sicurezza online (che ormai sono diventati parte integrante delle modalità  previste) possono diventare più interattivi.

Quali altri modi possono esserci per rendere più attivi i corsi di formazione obbligatori? E' particolarmente importante quando parliamo di aggiornamenti, in cui le persone si ritrovano a sentirsi nuovamente ripetere le stesse questioni (sempre integrate con le ultime novità , anche se la sostanza restano le medesime).

Noi proponiamo, negli ultimi anni, una modalità  un po' diversa di trattare i temi della postura e dei disturbi muscolo scheletrici, utilizzando il metodo Pilates. Durante il corso per la sicurezza vengono spesso affrontati temi riguardanti le conseguenze di posture scorrette, lavori sedentari, lavori affaticanti o usuranti. Tra le varie indicazioni, oltre a quelle di base (previste per legge) per adeguare al meglio le postazioni alla tipologia di mestiere, si finisce sempre col dire che lo sport e l'esercizio fisico aiutano a migliorare molte criticità  legate al lavoro e alla vita quotidiana.

MA ALLORA PERCHE' NON PRATICARLO?

Perchè non indicare, spiegare e far provare ai lavoratori gli esercizi che possono fare da soli tutti i giorni anche per qualche minuto anche in ufficio, a casa o prima di dormire?
Il valore aggiunto a tutto questo è che oltre a far vedere gli esercizi, durante il corso di formazione,  vengono spiegati, fatti provare e corretti mentre li eseguono da docenti per la sicurezza che sono anche istruttori di discipline posturali certificati dal Coni.

Il corso è stato erogato sia online, da casa, con l'uso della webcam per correggere le posture e gli esercizi, sia in presenza (in cui l'azione correttiva risulta ovviamente più semplice).
I partecipanti hanno sudato, si sono divertiti, hanno sentito la fatica (nonostante la scelta di esercizi basilari ) e anche il sollievo. Questo dimostra anche quanta necessità  ci sia di insegnare il movimento anche a persone che normalmente praticano qualche sport a livello amatoriale... anche se molti purtroppo restano completamente sedentari.
Una delle partecipanti degli ultimi corsi ci ha detto "stamattina avevo una contrattura alla spalla che durava da giorni, ora non ce l'ho più". Queste sono piccole soddisfazioni.
Certo, noi speriamo di insegnare qualcosa che porti a riflettere sull'opportunità  di continuare nella strada del movimento (spesso vissuto con l'unico fine estetico  della "prova costume") come un momento di salute da dedicare a se stessi.

Se mi fa star bene, perchè non farlo?



Torna ai contenuti