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GREEN PASS, LE 7 DOMANDE PIÙ FREQUENTI!
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GREEN PASS, LE 7 DOMANDE PIÙ FREQUENTI!

Con il 15 ottobre 2021 è iniziata l’applicazione obbligatoria dei controlli sui Green Pass sui luoghi di lavoro.
Molti sono i dubbi, le perplessità e le domande più frequenti!

1- CHI DEVE CONTROLLARE E QUANDO?
Il Decreto Legge 127/2021 e il successivo DPCM del 12 ottobre sanciscono che il datore di lavoro deve determinare le modalità di vigilanza rispetto ai controlli sugli accessi in azienda di personale che a qualsiasi titolo accede ai luoghi di lavoro (quindi non solo i dipendenti ma anche fornitori esterni, stagisti, tirocinanti etc).
I controlli devono essere effettuati quotidianamente in due modalità: o a campione o su tutto il personale.
Perchè ogni giorno?
Perchè il Green Pass, in caso di quarantena o isolamento per positività, viene temporaneamente sospeso. Inoltre non tutte le certificazioni verdi hanno la stessa validità: quelle ottenute con tampone rapido valgono 48 ore, quelle con il molecolare 72 ore, 6 mesi per i guariti da Covid-19 e 12 mesi per i vaccinati con due dosi, o con la singola del vaccino monodose.

Sarebbe più indicato per il controllo sarebbe l’inizio del turno di lavoro al momento stesso dell’accesso in azienda, ma, soprattutto per i lavoratori distaccati (cantieri o trasferte), è possibile effettuarlo in qualsiasi momento della giornata.  

I controlli a campione sono previsti proprio per permettere ai datori di lavoro di sorvegliare anche i lavoratori fuori sede. E’ possibile incaricare anche i lavoratori stessi dei controlli dei Green Pass dei colleghi.  Per farlo è sufficiente scaricare la app VerificaC19 su un qualsiasi smartphone, oppure apporre tornelli all’ingresso dei luoghi di lavoro per la verifica.

Attenzione: è bene stabilire una procedura scritta di verifica per cui si riesca a sorvegliare su tutti i lavoratori presenti in azienda e sugli esterni che accedono.  

2- E SE IL GREEN PASS SCADE DURANTE LA GIORNATA LAVORATIVA?

Più facile che succeda, ovviamente, per una certificazione verde ottenuta con un tampone, il Green Pass deve essere valido al momento dell’accesso in azienda. Il controllo non va ripetuto.

3- POSSO CONSERVARE LE CERTIFICAZIONI DEI MIEI DIPENDENTI?

La risposta è purtroppo negativa. Non possiamo conservare dati sanitari dei nostri dipendenti per poterli controllare in qualsiasi momento. Quindi per motivi di Privacy nemmeno il Green Pass.
E’ previsto di poter anticipare fino a 48 ore l’inizio della giornata lavorativa o del turno di lavoro la verifica sulla certificazione.


4- COSA SUCCEDE AI DIPENDENTI SPROVVISTI DI GREEN PASS?

Non possono essere ammessi a lavoro e risultano assenti ingiustificati fino a presentazione della certificazione verde. Non possono essere presi provvedimenti disciplinari e non perdono il diritto al lavoro. Solo per le aziende sotto i 15 dipendenti è possibile una sostituzione al quinto giorno di assenza e per un periodo non superiore a 10 giorni, rinnovabile di altri 10 al massimo.
Il dipendente assente ingiustificato perde il diritto alla retribuzione delle giornate di lavoro non effettuate e di tutte le indennità che avrebbe maturato (ferie, permessi, contributi…)

5- DEVO CONTROLLARE ANCHE I TRASPORTATORI STRANIERI?

Sì, anche gli stranieri che accedono alle aree di lavoro per carico e scarico sono tenuti alla presentazione del Green Pass.
L’alternativa prevista è che tale scarico o carico avvengano all’esterno dell’azienda con dipendenti dell’impresa provvisti di certificazione. I trasportatori sprovvisti non potranno nemmeno accedere ai servizi (wc, ristoro).

6- POSSO CONTROLLARE ANCHE IL DOCUMENTO DI IDENTITA’ DEGLI ESTERNI?

Sì, è previsto che l’incaricato ai controlli possa richiedere il documento di identità per verificare la corrispondenza del Green Pass con il documento. Non è possibile, invece, verificare la sola presenza del QR code senza l’utilizzo dell’apposita app VerificaC19.

7- POSSO ACCETTARE DOCUMENTI DI TAMPONE NEGATIVO SE IL LAVORATORE NON HA ANCORA RICEVUTO IL CERTIFICATO?
Una FaQ del Governo precisa:

Per i soggetti in attesa di rilascio di valida certificazione verde e che ne abbiano diritto, nelle more del rilascio e dell’eventuale aggiornamento, sarà possibile avvalersi dei documenti rilasciati, in formato cartaceo o digitale, dalle strutture sanitarie pubbliche e private, dalle farmacie, dai laboratori di analisi, dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta.”

Quindi sì, possono essere accettati.

Questi e altri dubbi potrebbero sorgere a chi, in questi giorni, si sta cimentando in questa nuova modalità di accesso al lavoro. Vi consigliamo comunque di tenere monitorate eventuali risposte ufficiali nel sito www.governo.it.


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