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Illuminando il Ruolo del Preposto
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Le Risposte Chiave della Commissione Interpelli sulla nomina dei Preposti

Nelle premesse dell'interpello, la Commissione fa riferimento al decreto legislativo n. 81 del 9 aprile 2008, evidenziando le modifiche apportate dal decreto-legge 146/2021 e dalla legge 215/2021. Queste modifiche riguardano principalmente il ruolo del "preposto" nei luoghi di lavoro.

Definizione del Preposto
L'interpello fa chiarezza sulla definizione del preposto, sottolineando che si tratta di una persona con competenze professionali, incaricata di sovrintendere all'attività lavorativa. Il preposto ha il compito di garantire l'attuazione delle direttive ricevute, controllando l'esecuzione corretta da parte dei lavoratori e esercitando un potere di iniziativa funzionale.

Obblighi del Datore di Lavoro e dei Dirigenti
Il decreto legislativo stabilisce gli obblighi del datore di lavoro e dei dirigenti, tra cui l'individuazione del preposto per l'attività di vigilanza. Contratti e accordi collettivi possono regolare l'emolumento spettante al preposto.

Ruolo e Responsabilità del Preposto
L'interpello sottolinea le responsabilità del preposto, che deve sovrintendere e vigilare sull'osservanza degli obblighi di legge da parte dei lavoratori. In caso di comportamenti non conformi, il preposto deve intervenire fornendo indicazioni di sicurezza. La normativa prevede anche la possibilità per il preposto di interrompere temporaneamente l'attività in presenza di gravi deficienze o pericoli rilevati durante la vigilanza.

Formazione e Aggiornamento Biennale
La legge prevede che datore di lavoro, dirigenti e preposti ricevano formazione adeguata e specifica, con un aggiornamento periodico. La formazione dei preposti deve essere svolta con modalità in presenza e ripetuta almeno ogni due anni o quando necessario a causa dell'evoluzione dei rischi.

Sanzioni per Violazioni
Infine, la normativa prevede specifiche sanzioni per la violazione degli obblighi, compresi quelli relativi al ruolo del preposto. Queste sanzioni sono dettagliate nell'articolo 55 del decreto legislativo 81/2008.

Risposta della Commissione Interpelli sull'Interpello 5/2023: Un'Analisi Approfondita delle Nuove Direttive sulla Figura del Preposto
La Commissione Interpelli, nel rispondere all'Interpello 5/2023 sollevato dalla Camera di Commercio di Modena, ha delineato una prospettiva chiara e precisa in merito alle recenti direttive che riguardano il ruolo cruciale del preposto nelle dinamiche aziendali, considerando le modifiche introdotte dal DL 146/2021 e dalla legge 215/2021 al D.Lgs. 81/2008.
Il cuore della questione si focalizza sulla necessità di individuare il preposto e sulle circostanze in cui il datore di lavoro potrebbe sovraintendere direttamente a questa figura. La Commissione, nel suo approccio esaustivo, sottolinea la volontà del legislatore di rafforzare il ruolo del preposto come figura di garanzia per la sicurezza sul lavoro. Tuttavia, emerge un'importante considerazione: la possibilità che, in determinate circostanze, il datore di lavoro e il preposto possano coincidere.
L'analisi della Commissione delinea chiaramente che la coincidenza tra datore di lavoro e preposto dovrebbe essere considerata solo in circostanze eccezionali. Questo, a seguito di un'attenta valutazione dell'assetto aziendale e, in particolare, quando la complessità organizzativa dell'attività lavorativa è limitata. In queste situazioni, il datore di lavoro può sovraintendere direttamente alle attività, esercitando i poteri gerarchico-funzionali necessari.
Un aspetto chiave emerso dalla risposta è che, in caso di un'impresa con un solo lavoratore, il datore di lavoro diventa automaticamente il preposto, poiché un lavoratore non può essere il preposto di sé stesso. Questa chiara interpretazione della normativa mira a garantire una gestione efficace della sicurezza sul lavoro anche in contesti lavorativi più limitati.
In conclusione, la risposta della Commissione all'Interpello 5/2023 offre un'analisi approfondita e orientata alla pratica delle nuove direttive sul preposto. Rivela la necessità di un'individuazione accurata di questa figura, enfatizzando al contempo la flessibilità delle disposizioni per adattarsi alle specifiche dinamiche aziendali, mantenendo sempre la priorità sulla sicurezza e il benessere dei lavoratori.



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